Andrea
I casi della vita! Montagna conosco Giuliana, un gruppo di cammino conosco Giovanni e Fabio; mi portano da Donato e conosco Agape.
Ma onestamente la sentivo una cosa lontana, di altri. Chissà la coscienza cambia ma anche i racconti di Donato, affabulatore, hanno fatto la loro parte tanto che Agape pur distante è diventata possibile e poi di colpo sono in Camerun travolto dagli entusiasmi di “tutto è possibile” di suore, preti e volontari.
La sensazione di essere atterrato in un mondo diverso, il tempo è diverso non solo quello climatico ma il tempo percepito come se il ritmo di fondo ti chiedesse di rallentare perché qui comanda la natura.
E allora hai la sensazione di vederci meglio, i visi, i sorrisi, gli occhi che incontri, una realtà più vivida. E le suore che ti incitano ad osare, siediti, conosci, domanda, sorridi anche tu, prendi in braccio i piccoli.
E ti emozioni, ti nascondi un poco perché ogni tanto l’emozione è forte, senti che stai perdendo qualcosa di te, della tua fretta, dei tuoi oscuri doveri nati chissà quando, come una specie di purificazione, e ti emozioni perché speri di perderli per sempre, di diventare un altro.
Poi torni ma senti che questo cambiamento, come una vaccinazione, avrà bisogno di un richiamo.
Andrea